FederTerziario, siglato il CCNL per dipendenti delle imprese di restauro dei beni culturali

Contratto firmato dall’organismo datoriale, UGL Costruzioni e Associazione Restauratori d’Italia. Priorità agli adeguamenti salariali.
FederTerziario CCNL dipendenti imprese beni culturali
Di Redazione
  • 2' di lettura

Si occupano di salvaguardare il valore culturale dello sterminato patrimonio storico e artistico italiano: sono oltre 3.500 imprese che impiegano circa 9mila addetti, con una base imprenditoriale a vocazione femminile (circa il 60%).

A questa ampia fascia di professionisti operanti in Italia (dati Infocamere-Movimprese) si rivolge FederTerziario  con la stipula del CCNL per i dipendenti delle imprese di restauro di beni culturali – con decorrenza dal 6 marzo 2024 al 5 marzo 2027 – che è stato firmato dal Presidente e dal Segretario generale dell’organismo datoriale, Nicola Patrizi e Alessandro Franco, dalla Federazione Nazionale UGL Costruzioni , rappresentata dal Segretario nazionale Egidio Sangue, e dall’ Associazione Restauratori d’Italia , alla presenza del Presidente Kristian Schneider. Di rilievo l’assistenza tecnica di ANCL – Associazione Nazionale dei Consulenti del Lavoro , col Presidente Nazionale, Dario Montanaro.

Nicola Patrizi, presidente FederTerziario dichiara:

“Questo contratto consolida la nostra visione del lavoro nei beni culturali: da sempre abbiamo privilegiato il ruolo specifico delle figure professionali del restauratore di beni culturali e dei tecnici del restauro e degli altri operatori del comparto della con un intervento contrattuale specialistico che si differenzia rispetto ad altre tipologie impiegate in maniera più generica sulle lavorazioni di tipo edile e artigianale sul patrimonio costruito “.  

Egidio Sangue, Segretario nazionale UGL Costruzioni  evidenzia:

“Il rinnovo contrattuale costituisce un ulteriore rafforzamento e perfezionamento dell’autonomia delle imprese e dei professionisti che operano nel settore. Nello specifico, si prevede un adeguato aumento retributivo, si ampliano le tutele anche in materia di previdenza sanitaria e di formazione necessaria al mantenimento delle competenze in un settore che rappresenta una delle eccellenze italiane che valorizza l’unico e immenso patrimonio nazionale”. 

Kristian Schneider, Presidente spiega:

“Il CCNL per i dipendenti delle imprese di restauro  conferma il suo ruolo di riferimento per il settore dei BBCC. Rappresenta infatti il primo contratto specifico per la conservazione ed il restauro del patrimonio culturale giungendo così alla sua 4° edizione. In passato tale documento è stato spesso oggetto di critiche, per essere poi però ampiamente imitato da altri settori che, fino a pochi anni addietro, negavano non solo la necessità della sua peculiarità ma persino la ratio specifica che definisce compiutamente le figure professionali operanti nel settore del restauro”.

Fonti e Note
  • Comunicato stampa Brizzi comunicazione
Newsletter

Iscriviti gratuitamente per ricevi sconti e offerte su eventi, corsi, servizi e libri oltre a tutte le notizie pubblicate ogni giorno.

E-mail ISCRIVITI

Ultime notizie